Il Progetto

Le fasi: il documentario, i percorsi espositivi, gli ateliers di parità sentimentale.

La timeline del progetto

1

Il documentario

Il documentario Clandestine. L’altra Italia dell’arte di Maria Paola Orlandini è realizzato dall’associazione The Making of. Arte e comunicazione.

Il documentario, della durata di un’ora, propone le esperienze di otto donne impegnate nel campo della cultura e dell’arte che sceglie di presentare con il linguaggio del quotidiano, raccontandone passioni, difficoltà, ambizioni, traguardi e sconfitte, attraverso una modalità narrativa di relazione che privilegia il dialogo e favorisce l’intimità.

Si incontrano queste donne “all’opera”, nei loro campi di azione, e nel contesto familiare e sociale nel quale si muovono, cercando la matrice di una creatività che combatte ogni giorno per affermarsi.

Per la fruizione on-line vedi Reti Clandestine.

2

I percorsi espositivi

I percorsi espositivi con l’allestimento di mostre di opere e materiali delle protagoniste del documentario e documentazione fotografica delle loro attività.

Curati dalla storica dell’arte Claudia Ferrini, i percorsi espositivi raccontano le otto protagoniste con modalità fluide, diffuse e agili. Otto contenitori che hanno la forma di una scatola e le intenzioni di un diario personale, di una wunderkammern, di un archivio, valigia, rifugio, cassetto, manifesto; di un saggio.

Otto scrigni per otto identità. L’obiettivo delle mostre è consolidare affezioni e legami nutrienti, duraturi con il pubblico che le visiterà, innescando processi di rigenerazione che dal singolo spaziano fino alla collettività.

Per la fruizione on-line vedi Reti Clandestine.

3

Gli atelier di parità sentimentale

Gli atelier di parità sentimentale, affidati all’Associazione Controchiave e coordinati dal prof. Marcello Duranti, sono guidati da una squadra composta da tre operatrici. I linguaggi di musica, teatro e movimento vengono utilizzati per definire emozioni e orientare all’azione creativa ragazze e ragazzi, in un’esperienza in cui concorrono riconoscimento dell’unicità, educazione all’affettività, sensibilizzazione alle differenze di genere, contrasto alla violenza sulle donne.

I partecipanti sono individuati, in collaborazione con Dirigenti Scolastici e docenti di riferimento, in un gruppo classe o in un gruppo eterogeneo di circa venti alunne e alunni. Al termine dell’esperienza, una performance artistica sui temi trattati coinvolge l’intero istituto scolastico.

Per la fruizione on-line vedi Reti Clandestine.

Gli eventi che hanno portato da marzo 2020 alla chiusura delle scuole, se da un lato hanno prodotto uno stop all’incontro in presenza con studentesse e studenti, dall’altro hanno permesso di ideare e sperimentare metodi, forme e mezzi diversi di comunicazione, nel rispetto delle indicazioni del Bando e degli obiettivi indicati dalle associazioni proponenti.

Reti Clandestine è il risultato di questa sfida accettata e, speriamo, vinta. Se il Covid voleva sconfiggerci non c’è riuscito.

Reti Clandestine

Reti Clandestine

Gli eventi che hanno portato da marzo 2020 alla chiusura delle scuole, se da un lato hanno prodotto uno stop all’incontro in presenza con studentesse e studenti, dall’altro hanno permesso di ideare e sperimentare metodi, forme e mezzi diversi di comunicazione, nel rispetto delle indicazioni del Bando e degli obiettivi indicati dalle associazioni proponenti.

Reti Clandestine è il risultato di questa sfida accettata e, speriamo, vinta. Se il Covid voleva sconfiggerci non c’è riuscito.